The Holdovers

Roberta Canepa | Febbraio, 2024 | them


The Holdovers è un film di cui non stiamo sentendo parlare come meriterebbe, perciò ci pensiamo noi di Usthemyours. La prima nota di merito, che dovrebbe spingere chiunque ad andare a vederlo è la presenza di Paul Giamatti: l’ attore si candida a essere protagonista ai prossimi Oscar con questo film ed in effetti è il fulcro portante di tutto. L’antieroe che poi diventa eroe, solitario e burbero di cui avevamo bisogno. Il rapporto tra il regista Alexander Payne e Giamatti sembra migliorare con il tempo, come un buon vino, lasciatemelo dire.

Il film, ambientato negli anni ’70, racconta la storia di tre persone solitarie e in difficoltà durante le vacanze invernali in un liceo del New England. Trama semplice quindi? Forse. Ma semplice non vuol dire banale: questo film sarà una lezione di vita per chi lo vedrà al cinema. Tutto è curato per farti immergere in 2 ore di sala buia e sentirti avvolto dalla storia come una coperta.

Oltre Paul infatti, l’altro asso che il regista ci “gioca” è Da’Vine Joy Randolph che riesce sempre, in tutti i ruoli, a coniugare abilmente il lato comico con quello drammatico. La sua scelta per il ruolo di Mary Lamb sembra quindi molto appropriata, in quanto il personaggio necessita di un equilibrio simile. Il regista ha sottolineato come gli attori con un background comico abbiano spesso un senso del ritmo che permette loro di esprimere le emozioni in modo autentico, senza rischiare di risultare troppo freddi. 

Ma passiamo adesso a ciò che ci stupisce di piu: c’ è una protagonista in questa pellicola che non si vede ma è fondamentale. La musica.

Il regista ha curato personalmente la scelta di ogni canzone, assicurandosi che si adattasse perfettamente al tono e all’atmosfera del film. La musica scelta spazia tra diversi stili e generi, rappresentando un’ampia varietà di epoche e influenze e riflette l’importanza del tempo e della nostalgia nella trama del film. Le canzoni scelte evocano un senso di malinconia e di rimpianto, trasportando lo spettatore in un mondo diverso e più semplice. La musica contribuisce anche a creare un’atmosfera autentica e realistica, facendo sentire il pubblico come se fosse davvero parte della storia.

Payne è riuscito a creare un mix di canzoni che si integrano perfettamente nelle scene del film, arricchendo l’esperienza visiva con una colonna sonora coinvolgente ed un uso accurato che contribuisce a creare emozioni e a enfatizzare i momenti chiave della trama.

Con questo nuovo gioiello, Alexander Payne dimostra ancora una volta la sua abilità nel creare film coinvolgenti e originali. La colonna sonora di “The Holdovers – Lezioni di Vita” è un elemento essenziale per l’esperienza cinematografica complessiva, completando e amplificando la storia principale.

Questa miscela di generi e stili musicali crea un’esperienza coinvolgente e unica per gli spettatori.

La scelta accurata di ogni canzone riflette anche l’attenzione ai dettagli e l’amore per l’arte del regista, che ha dimostrato, una volta di piu, di capire l’importanza della musica nel creare atmosfere e comunicare emozioni, e la sua cura nella selezione dei brani si riflette chiaramente nella qualità della colonna sonora rendendo il film ancora più memorabile

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