La dannata circostanza dell’acqua ovunque

Luce Sibilla Balzarini | Febbraio, 2024 | them


Alexander Gonzalez Delgado (aka Sasha), è nato all’Avana, Cuba, nel 1973 e si è diplomato alla Escuela Nacional de Arte, specializzandosi in regia teatrale, dopo aver frequentato due anni presso la Facoltà di Lingua e Letteratura Spagnola. Nel 2000 si è trasferito in Italia e nel 2006 ha iniziato a studiare fotografia da autodidatta. Dal 2007 espone in mostre personali e collettive in Italia ed Europa.

Potete seguirlo qui: https://www.instagram.com/alexgd_photo/

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Le foto di Alexander Gonzales Delgado appaiono materiche e fisiche come i corpi che ritraggono e come questi sembrano possedere una temperatura, un peso, un’odore, una loro tridimensionalità. 

Parrebbe che siano il calore della pelle, il respiro, ed i movimenti ad imprimere la pellicole.

Le immagini portano molto vicini al soggetto ritratto ed all’inevitabile reazione che dalla retina procede verso il cervello e l’(in)conscio. 

Prossimità e quotidianità le rendono familiari e sorprendenti allo stesso tempo, scomode, a volte. 

Tramite i suoi scatti abbiamo accesso alla sua visione istintiva e naturale della carne, il corpo, le cellule, il desiderio, la gravità, il decadimento, la passione, l’eros

Le  inquadrature si adagiano al caldo, nell’umido, tra i tropici, le isole, la città, e la periferia, viste con un occhio che mantiene l’imprinting delle radici sue cubane

Particolarmente affascinanti le foto subacquee, dove lo spazio tra fotografo (e macchina e film) ed il soggetto ritratto è occupato dall’acqua, non c’e un vuoto, una distanza, una reale separazione, ma una continuità di elementi nel liquido onnipresente e solo apparentemente trasparente. 

“Sono nato in un’isola. Questa “dannata circostanza dell’acqua ovunque” mi appartiene come il respiro, come il mio modo di guardare il mondo o più semplicemente come danzo. Di tutti gli elementi naturali è l’acqua, dal mio punto di vista, quella che trovo più collegata all’estate e a tutte le emozioni che con sé porta. Un filtro che ridimensiona ogni gesto, donando poesia liquida all’universo che rimane incastrato in ogni scatto.” Ed è lì, in questa nuova anatomia, che nasce questa Ode all’estate mischiando sensualità e sogno, rabbia e paesaggio, silenzio in apnea e musica interiore senza un confine ben delimitato. La “dannata circostanza dell’acqua ovunque”

Sono nato in un’isola. Si sente? AGD


Realizzate unicamente in pellicola (35mm e polaroid), le sue immagini sono prive di filtri, tecnici (il computer di Alexander non ha nessun versione Photoshop installata) come espressivi. 

Sono dirette ed immediate, la poesia percepita nel mondo che lo circonda viene colta e preservata, e la particolare pellicola scelta è il solo strumento usato per rendere giustizia alla natura magica, suggestiva, evocativa particolare ed eterna dello specifico momento. 

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