Richard Estes – Reflecting our world

Filippo Chiodi | Ottobre, 2021 | them


Voyages

Newport Street Gallery
London 10/9/2021 – 12/12/2021
ingresso gratuito

In cerca di mostre per riempire i pomeriggi autunnali Londinesi, mi sono imbattuto nella Newport Street Gallery, vicino a Vauxhall. Una bellissima galleria in stile industriale, nata da un ex laboratorio di falegnameria per esporre la collezione d’arte di Damian Hirst. In questi giorni ospita una delle prime e più grandi mostre personali dedicate in Europa a Richard Estes, uno dei fondatori del movimento fotorealista americano degli anni 80, famoso per i suoi ritratti delle grandi città americane, in cui grattacieli, negozi e pubblicità vengono osservati da una prospettiva inquadrata accuratamente. Oltre la tecnica perfetta, sono infatti i punti di vista scelti a rendere così realistici i suoi quadri. Guardiamo così queste cattedrali di ferro, vetro e cemento, a bordo di un autobus o di un traghetto, l’interno di un negozio dalla sua vetrina, attraverso gli occhi di chi quei luoghi li vive quotidianamente, durante una passeggiata o un tragitto casa-lavoro. Non è però un osservare distratto dalla sfuggevolezza che la fretta ci impone. L’occhio fotografico di Estes ci permette di cogliere quei rari brevi momenti in cui finalmente percepiamo la bellezza del mondo che ci circonda. Nei suoi quadri l’immersione è totale, l’attimo raffigurato bloccato nel tempo, offrendo così la possibilità di godere di ogni dettaglio della scena, in cui a far da protagonista più che le persone, ritratte sempre in movimento e sfuggenti, sono invece le architetture e i giochi di luce e di riflesso che partono da una vetrina, una superficie metallica o acquatica. E’ giocando con i riflessi che la nostra attenzione viene così catalizzata non dal centro del quadro ma da ogni singolo dettaglio raffigurato portando a perderci e ad osservare a lungo ogni opera. In questa esposizione chiamata non a caso “Voyages” viene dato particolare rilievo anche alle opere meno famose e classiche di Estes, decidendo di esporre molti dei quadri raffiguranti i soggetti dei suoi viaggi. Nei paesaggi naturali viene fuori ancora di più l’abilità tecnica di Estes, lo stesso quadro infatti, osservato da distanze diverse pare un’ opera differente. I dettagli in primo piano sembrano quasi abbozzati rispetto alla precisione dedicata ai paesaggi più distanti, creando un vero e proprio effetto visivo fotografico che sfoca gli oggetti più vicini portando così lo sguardo a perdersi nell’orizzonte e nello spazio aperto, verso i picchi innevati o i riflessi delle nuvole sulle montagne di Machu Picchu. “I always had the sort of feeling that one should paint just what’s in your world. Look at the world and try to understand it.” dice Richard Estes, e usciti dalla galleria e guardandoci attorno, ci accorgiamo che è proprio il nostro mondo che lui dipinge. Le grandi vetrine della galleria riflettono il cielo terso e nuvoloso di Londra coronato dai grattacieli di Vauxhall, e tutto sembra un quadro realista.

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