Giuseppe Pinelli: una storia soltanto nostra, una storia di tutti

Abi Normal | Febbraio, 2018 | them


12 dicembre 1969, ore 16.37. Esplode una bomba nella Banca Nazionale dell’Agricoltura di Milano in piazza Fontana. 7 chili di tritolo, 16 morti e 87 feriti. La madre di tutte le stragi, l’inizio degli anni di piombo e l’avvio dello stragismo.

15 dicembre 1969, è quasi mezzanotte. Il ferroviere anarchico Giuseppe Pinelli, illegalmente trattenuto da oltre 48 ore nella questura di Milano per accertamenti legati all’esplosione della bomba in piazza Fontana, in seguito ad un “malore attivo” “precipita” da una finestra e muore. Verrà in seguito dichiarato innocente e prosciolto da ogni accusa.

In vista dei cinquant’anni dai noti fatti di piazza Fontana e dall’assassinio di Giuseppe Pinelli, il Centro studi libertari / Archivio G. Pinelli di Milano ha avviato un progetto di public history dal titolo «Giuseppe Pinelli: una storia soltanto nostra, una storia di tutti».

In questi quasi cinquant’anni molto lavoro è già stato svolto. Un intenso e continuo lavoro di contro informazione ha progressivamente condotto allo sgretolamento delle prime versioni e tesi ufficiali sull’accaduto, alla riabilitazione dell’immagine pubblica del «ferroviere anarchico» e gettato luce sulle reali motivazioni della strage di piazza Fontana e sulle complesse dinamiche che hanno attraversato quell’intenso periodo della storia italiana. Tuttavia, non si tratta di una storia conclusa: ancora oggi è fondamentale continuare a diffondere e a svelare i giochi di potere che hanno influenzato gli eventi, gli uomini che ne sono stati coinvolti, le conseguenze che hanno avuto su un’intera epoca.

Attraverso questo progetto si intende raccogliere testimonianze e documenti su Giuseppe Pinelli e informazioni su quanto è stato realizzato nel corso degli anni per indagare e mantenere vivo il ricordo di quanto accaduto e rendere disponibile e fruibile a chiunque tutto questo materiale. Lo scopo è quello di costruire una storia partecipata che, attraverso la figura del «ferroviere anarchico», inquadri un intero periodo storico, nell’intenzione di fornire uno strumento in più al mondo contemporaneo per interpretare se stesso.
Il progetto si articola essenzialmente in tre attività:

  • La raccolta documentaria e l’ordinamento archivistico a partire dal materiale conservato presso il Centro Studi e presso l’archivio personale di Licia Pinelli (documenti, lettere, foto, ritagli stampa, ecc…).
  • Una ricognizione che interroghi l’impatto della vicenda e delle mobilitazioni che ne sono scaturite in ambito sociale, politico, artistico, in modo da identificare fonti e materiale d’interesse ai fini del progetto (mobilitazioni, inchieste, iniziative).
  • La realizzazione di interviste video che raccolgano la testimonianza di quanti hanno vissuto quegli eventi e conosciuto Giuseppe Pinelli.

L’obiettivo finale del progetto è la costituzione di un archivio digitale, liberamente consultabile online, che possa offrire percorsi di lettura a quanti vorranno conoscere più a fondo o incontrare per la prima volta la storia di Pinelli.

Per questo progetto è stato costituto un comitato scientifico costituito da: Claudia Pinelli, Silvia Pinelli, Giampietro Berti, Nicola Del Corno, Paolo Finzi, Marcello Flores, Mimmo Franzinelli e Lorenzo Pezzica.

Il Centro Studi Libertari / Archivio G. Pinelli è stato fondato nel 1976 dai compagni di militanza politica di Pino; si tratta di un’associazione senza fini di lucro, indipendente e che sopravvive grazie all’autofinanziamento e alle donazioni dei suoi soci e sostenitori.
Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi e per dare un senso alla dimensione di partecipazione che si ritiene fondamentale per questo progetto, c’è bisogno del sostegno di tutti coloro che riconoscano come importante questo lavoro e siano disposti a esserne direttamente o indirettamente coinvolti.

È possibile trovare informazioni e contribuire al progetto visitando la pagina dedicata sulla piattaforma online di Produzioni dal Basso oppure scrivendo a: centrostudi@centrostudilibertari.it
Per dare il proprio contributo fornendo direttamente materiali, testimonianze, suggerimenti, è possibile rivolgersi a:
pinelliunastoria@archiviopinelli.it • tel. 02 8739 3382

Per un approfondimento:
Gabriele Fuga, Enrico Maltini, E ‘a finestra c’è la morti – Pinelli: chi c’era quella notte, Milano, Zero in condotta, 2013.
Gabriele Fuga, Enrico Maltini, Pinelli: la finestra è ancora aperta, Milano, Colibrì, 2016.
Luciano Lanza, Bombe e segreti, Milano, elèuthera, 2009 (liberamente consultabile online presso il sito dell’editore).
Licia Pinelli, Piero Scaramucci, Una storia quasi soltanto mia, Feltrinelli, 2009.

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