Consigli di lettura: Supersex, Surf. Un mercoledì da leoni, Quel giorno Dio era malato

Pablito El Drito | Luglio, 2023 | them


Gianni Passavini, Supersex, Milieu

Supersex è stato il nome di tante cose. Di una saga fantaerotica a puntate nata nel 1966 sulle pagine della rivista per soli uomini Men. Protagonista di questi racconti – che per gli standard odierni sono pruriginosi ma non troppo – un alieno che caduto sulla terra si inserisce nei corpi maschili ed è dotato di un fluido erotico che lo rende irresistibile alle femmine terrestri. L’anno seguente Supersex diventa fotoromanzo e, le volte che non viene sequestrato dalla buoncostume, arriva a vendere più di 300mila copie. Fino a quando a metà anni settanta diventa una rivista porno vera e propria, realizzata a Parigi, che ha come protagonisti performer molto conosciuti. Tra questi spicca la figura del pornoattore Gabriel Pontello, nato a Casablanca nel 1949, quando il Marocco era un protettorato francese. Pontello impersona Supersex per oltre un decennio e arriva a lavorare con Ilona Staller, prima che quest’ultima – sebbene ungherese di nascita – diventi la rappresentante più riconosciuta del porno italiano. Ispiratore di Rocco Siffredi, Pontello è il prototipo del macho-narcisista. Il libro è un excursus storico che partendo dalla vicenda spedifica di Supersex indaga la nascita e l’evoluzione della lstampa erotica e pornografica europea da metà anni sessanta agli anni novanta. Leggibilissimo, ben documentato e ricco di aneddoti, è una lettura da ombrellone più che azzaccata.

Fiorentino e Lavizzari, Surf. Un mercoledì da leoni, Milieu

Il libro appena uscito per Milieu parla di una pellicola cinematografica del 1978 di grande impatto sul pubblico, Un mercoledì da leoni, incentrato su una disciplina, il surf, che nel nostro paese a quell’epoca era quasi sconosciuta, mentre in California, dove il film è ambientato, era già un fenomeno di massa da un ventennio. La pubblicazione ne parla con dovizia di particolari, tramite una rigorosa ricostruzione e analisi delle scene, numerose interviste, aneddoti e centinaia di osservazioni in grado di fare immergere il lettore in uno scenario – non solo il surf, l’amicizia o la voglia di restare per sempre dei giovani scapestrati – ma ben altro. Il surf, infatti, nel passaggio tra gli anni sessanta e settanta, è visto come una vera e propria sotto/controcultura – certamente un po’autistica e isolazionista – ma comunque in grado di creare un ethos di gruppo e di sfidare i valori dominanti della società statunitense: la produzione e il consumo in primis. In questo simili ai figli dei fiori, i pionieri della tavola vengono descritti in questo classico hollywoodiano con un realismo che restituisce l’esperienza del surf in maniera credibile, quasi documentaristica. La vita dei protagonisti viene narrata in quattro momenti, o stagioni, della loro vita, in parallelo ai grandi avvenimenti della storia statunitense: la guerra del Vietnam, le rivolte nei ghetti neri, la lotta per i diritti civili. Scorrevole e avvincente, il libro di Fiorentino e Lavizzari è una lettura che i surfisti ameranno di certo, ma che anche i profani di questa disciplina apprezzeranno per la sua profondità e originalità.

Marino Severini con Alberto Sebatiani, Quel giorno Dio era malato. Sulle strade dei Gang, storie e canzoni, Milieu

The Gang, band fondata dai fratelli Marino e Sandro Severini, è un complesso folk-rock nato a metà anni ottanta tuttora in attività. Il libro appena pubblicato da Milieu racconta con approccio intimistico le tappe di costruzione della band a partire dalla folgorazione di Marino al concerto bolognese dei Clash nel 1980. Ispirati dal combat rock di Joe Strummer e soci, ma anche da altri songwriter, principalmente statunitensi, come Woody Guthrie, Bob Dylan e Bruce Springsteen, i due fratelli marchigiani decidono di seguirne le tracce, creando una loro band, percorrendo in lungo e in largo la penisola e usando la musica come arma. Quel giorno Dio era malato non vuole essere solo una storia ufficiale della band, ma, tramite aneddoti familiari o amicali, ci racconta la visione che Marino ha della musica e in qualche modo della vita. Numerosi racconti di lotte contadine, operaie e partigiane costellano la narrazione. Sono vicende molto emozionanti che hanno ispirato alcuni dei brani più riusciti e di successo della band marchigiana, le cui liriche sono riportati nel testo. Un libro consigliato ai fan della band e più in generale a chi ama l’intreccio tra militanza politica e musica.

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