Consigli di lettura

Pablito El Drito | Giugno, 2022 | them


Pierre Clastres, “La società contro lo Stato”, Eleuthera

Discepolo di Claude Levi-Strauss, Pierre Clastres ha incentrato le sue ricerche sul tema del potere nelle società arcaiche dell’Amazzonia, tra Venezuela e Paraguay.

“La società contro lo Stato”, il libro appena ripubblicato da Eleuthera, è il testo più conosciuto dell’antropologo-etnografo francese, in cui si affronta da vari punti di vista e in diversi saggi scritti tra il 1962 e il 1973 il tema del politico nelle società primitive. Argomento non solo di grande interesse per gli specialisti, ma per la società tutta, in quanto l’etnologia assume nel lavoro dell’autore le dimensioni di una teoria generale della società e della storia. Critico dell’eurocentrismo occidentale, Clastres attacca l’interpretazione dell’antropologia classica che vedeva nelle società primitive delle società incomplete – poiché prive di scrittura, stato, storia, mercato, surplus e quindi non “evolute” – sostenendo che esistono due tipi di società, assolutamente non riconducibili l’una all’altra: quelle senza stato e quelle dello stato. Avverso alle teorie positiviste, evoluzioniste e marxiste, in questo classico dell’antropologia Clastres sviluppa una teoria originale e affascinante che rappresenta una sorta di “rivoluzione copernicana” del pensiero politico e sociale.

Darkam, “Dietro gli occhi”, Eris edizioni

Eugenia Monti, in arte Darkam, dopo aver stupito prima come musicista elettronica, poi come artista visiva poi ancora nell’arte del tatuaggio, prova a dire la sua anche con una graphic novel.

Il suo esordio – in grande stile, non c’è che dire – avviene sulla collana Stigma, fondata da Akab, disegnatore prematuramente scomparso all’età di 43 anni, di cui Darkam era amica, complice e di cui in parte ha raccolto l’eredità artistica.

Il romanzo per immagini “Dietro agli occhi” – 240 pagine di sketch nervosi eppur riflessivi – ha avuto genesi e ispirazione grazie a due viaggi che l’autrice ha compiuto in Asia, in Messico e Venezuela insieme al suo compagno Beto. La coppia, nella vita di tutti i giorni piercer e tatuatori a Berlino, sono rimbalzati come palline da flipper per mezzo globo alla ricerca di riti tribali in via di estinzione e rituali di purificazione a base di sostanze psicotrope. A questo viaggio-ricerca esteriore a stretto contatto con la natura e antiche tradizioni dimenticate corrisponde un viaggio interiore dell’autrice, in continuo dialogo con se stessa e con il suo passato. La narrazione di Darkam oscilla tra sogno lucido e realtà allucinata, tra piccoli e ingenui particolari quotidiani e grandi riflessioni sul senso di quanto sta vivendo. “Dietro gli occhi” è un esordio più che convincente che, pagina dopo pagina, ci fa respirare l’aria di megalopoli sovrappopolate e camminare tra la polvere di silenziosi deserti, in un flusso di coscienza che cela sotto la cenere dell’ingenuità lapilli di profonda saggezza.

Aa. Vv., “Semi di Resistenza. Francesco Pessina (1888-1922) La breve vita di un proletario combattivo”, Colibrì

La biografia ora edita da Colibrì fa luce su una delle tante vittime senza nome della violenza fascista. Francesco Pessina, muratore trentaquattrenne accoltellato a Chiaravalle da uno squadrista la notte del 30 aprile 1922 e morto il giorno successivo, è stata infatti una delle prime vittime del fascismo nella zona del milanese. La sua morte si inquadra in un clima di forte scontro sociale che ha proprio nello sciopero del giorno successivo all’accoltellamento, il primo maggio 1922, uno dei sui momenti più drammatici. Il borgo di Chiaravalle, roccaforte socialcomunista in transizione da un’economia agricola a una industriale, era teatro abituale di violenze fasciste e poliziesche, tanto che lo stesso funerale del Pessina, cui parteciparono migliaia di persone, fu sciolto manu militari dai carabinieri. Un libriccino scritto a più voci e ben curato che racconta la breve esistenza di un resistente ante-litteram proprio nel centenario del suo sacrificio per la libertà.

Cornelius Castoriadis, “La rivoluzione democratica”, Eleuthera

Ristampa di un libro già uscito nel 2001 sempre per Eleuthera, “La rivoluzione democratica” è una raccolta di sette saggi di Cornelius Castoriadis, uno degli ispiratori del sessantotto francese. Un pensatore eretico, che nella sua vita ha avuto una sorprendente serie di carriere diverse: economista presso l’OSCE, psicoanalista e infine direttore di ricerca presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Al centro della sua riflessione filosofica, storica e politica c’è il concetto di autonomia, ovvero del “far sì che i soggetti diventino protagonisti del proprio cambiamento”, un concetto chiave della psicanalisi. Questo, a livello politico, si traduce nella possibilità di progetti di autogoverno, creazioni socio-storiche miranti ad allargare gli spazi di autonomia individuale e collettiva. Una raccolta di scritti affascinanti, che mettono insieme elementi provenienti da discipline diverse (filosofia, storia, psicanalisi, economia, sociologia) per sviluppare un progetto e una visione educativa libertaria e socialista di sconcertante attualità.

Se vuoi che il tuo libro sia recensito inviane una copia a:
Pablito c/o Agenzia X, via Ripamonti 13 – 20136 Milano

Lasciaci un commento