Silenziosa-mente Alessia Travaglini

Andrea Ceccarelli | Dicembre, 2012 | them


Alessia, io ti conosco ormai bene, ma ti presenti per i nostri lettori? Di dove sei, cosa fai e quanti anni hai? 

Sono nata a Recanati ma posso dire di essere una vicentina acquisita e una riminese adottata. Da grande voglio fare la regista. Faccio parte di quella generazione di trentenni che lottano per inseguire i propri sogni e che vivono grazie alla loro passione e determinazione.

 

Sei più grafica, illustratrice o motion designer? 

Il motion design racchiude in sè grafica e illustrazione. Dato che inseguo costantemente il “movimento” posso concludere che sia la forma espressiva più vicina alla mia ricerca. È una forma di comunicazione duttile, è applicabile nei contesti più disparati e cosa da non sottovalutare, si nutre di sperimentazione.

 

Le tue immagini, ferme o in movimento che siano, hanno un forte immaginario comune, da dove nasce? Pensi che queste figure che ritroviamo tanto nelle illustrazioni quanto nelle animazioni ti permettano di declinare in maniera coerente il tuo stile anche quando le tecniche ed il media cambiano? 

L’avvicinarmi a questo immaginario sociale e collettivo, che spesso coincide con il simbolismo, parte proprio dai miei studi e affonda le sue radici all’ISIA di Urbino, scuola che mi ha fatto capire l’importanza della sintesi nel mondo della comunicazione. Il desiderio di cambiare media e di sperimentare fa parte della mia personalità. Il cambiamento non mi spaventa, anzi stimola la mia fantasia e anche se utilizzo un mezzo espressivo diverso penso di aver elaborato nel tempo un linguaggio riconoscibile.

 

Nel tuo percorso hai esplorato un sacco di tecniche e mezzi espressivi. Hai fatto fotografia, video, animazione ed illustrazione con le più svariate tecniche. Nessuna ti ha fatto innamorare o sei una curiosa di natura incapace di fermarti su un solo mezzo espressivo? Ci dici quali ti piacciono di più e perchè? 

Curiosa di natura è la frase che meglio mi riassume. Mi piace sperimentare e scoprire nuove tecniche, non lo considero un limite ma una porta che rimane sempre aperta. Sono innammorata dell’immagine in movimento e l’animazione è il mezzo espressivo che prediligo, per me rappresenta la conclusione di un’idea che inizia da un disegno, una grafica, un collage o una foto e raggiunge il suo culmine nel movimento e nel suono. È un’arte affascinante e complessa, ti mette alla prova fisicamente e psicologicamente ma ti permette di avere una grandissima libertà espressiva. Un esempio di amore e dedizione profonda per la tecnica animata lo possiamo vedere nel video “Here the Great Elsewhere (Making Of)” che racconta come Michèle Lemieux ha realizzato la sua splendida animazione utilizzando l’antica tecnica del pinscreen di Alexeïeff-Parker; mentre la divertentissima (notes on) biology di Danny Madden rappresenta la forza e la semplicità di un’idea brillante, inserita in un contesto comune ci fa rivivere quell’esperienza scolastica quando la nostra immaginazione prende il sopravvento.

 

Com’è la vita del freelance nel tuo campo? Si può fare o anche tu ogni tanto sogni la Pixar? 

La vita del freelance in generale non è una vita facile, non conosce orari nè giorni della settimana, è libera da vincoli ma imprevedibile. È una scommessa che fai con te stesso, è prendere la vita giorno per giorno. Non sogno di lavorare in una casa di produzione famosa, la mia aspirazione più grande è semplicemente fare quello che mi piace.

 

Ci dici qualcuno bravo almeno quanto te nel tuo campo da tenere d’occhio? 

Due persone che vorrei segnalare (lungi da me da paragonarli al mio modesto lavoro!) sono il regista Lorenzo Fonda, creativo e poliedrico con una visione incredibilmente originale e ironica; e Simone Massi “animatore resistente” e fedele alle sue origini, dalla notevolissima capacità tecnica e stilistica, è per me il simbolo e lo spartiacque dell’animazione contemporanea italiana. Entrambi questi autori hanno come elemento in comune, fonte per me di rispetto e stima, la capacità di essere sempre rimasti coerenti con se stessi e di essere emersi esclusivamente per la loro bravura senza essere scesi a compromessi.

 

Ho avuto la fortuna di vedere Silenziosa-Mente per intero durante la presentazione di MITICI qui a Milano e penso sinceramente che sia un lavoro stupendo. Ci racconti qualcosa di questo tuo ultimo progetto? Cosa volevi raccontare, com’è nato e come sta procedendo? 

Silenziosa-Mente è un cortometraggio d’animazione che rappresenta in modo surreale le forme di comunicazione e la situazione politico-sociale contemporanea, ha un linguaggio autobiografico ma allo stesso tempo racconta tramite delle metafore visive i sogni e gli incubi della mia generazione. Grazie alla vincita del bando MITICI Milano Talenti Creativi questo progetto è diventato realtà. È stata una grande sfida, in tre mesi mi è stata data la possibilità di produrre un cortometraggio che da tempo sognavo di poter realizzare e grazie all’indispensabile aiuto e appoggio di Riccardo Cardelli, Alberto Canestrari, Claudio Tacchi, Filippo Tonni, Francesco Cardelli e Massimo Modula questo lavoro ha visto la luce. Creare un’animazione così personale e in così breve tempo è stata una bellissima soddisfazione e tutto quello che è arrivato dopo è stato ancora più inaspettato. Silenziosa-Mente è un lavoro che sta girando molto ed è capito e apprezzato; inoltre con mia grande gioia è stato inserito all’interno del dvd “Animazioni 2, cortometraggi italiani contemporanei“, un prezioso progetto di diffusione e divulgazione dell’animazione d’autore in Italia curato da Andrea Martignoni e Paola Bristot.

 

So che collabori ai vj set del Cocoricò. Ci racconti com’è la scena clubbing romagnola e com’è lavorare all’ombra della piramide?

Vivendo a stretto contatto con musicisti e djs mi sono ritrovata ad abbracciare il mondo della notte come una naturale conseguenza, e posso confermare che la vita notturna in riviera è accesa e molto movimentata! Avere l’opportunità di collaborare con il caro amico e bravo vj Giacomo De Luca all’interno del Cocoricò è sicuramente una delle esperienze più interessanti e appaganti che mi siano capitate, è un luogo che ti permette di creare un vero e proprio spettacolo live, uno show visivo fatto di luci e immagini, un luogo che si sa rinnovare e dove posso imparare molte cose, sia dal punto di vista musicale sia dal punto di vista tecnico.

Per chi lo vuole vedere “Silenziosamente” è temporaneamente disponibile in versione integrale su arte.tv, correte a vedervelo!!

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