Consigli di lettura

Pablito El Drito | Giugno, 2020 | them


Petr Kropotkin “Il mutuo appoggio. Un fattore dell’evoluzione”, Eleuthera

Darwiniano convinto, Kropotkin nel 1902 pubblica quest’opera per contrastare l’avanzare del “darwinismo sociale”, propagandato in Inghilterra da Huxley. Basandosi su osservazioni dirette, da lui effettuate in Siberia, dimostra come la vita non sia “una spietata lotta in cui vince il più forte”, ma anzi individua nella cooperazione o mutuo appoggio la forza trainante che consente al processo evolutivo di manifestarsi. Partendo dall’osservazione di insetti, uccelli e grandi mammiferi Kropotkin arriva a parlare della specie umana, affrontando le varie tappe della sua evoluzione, dalle società basate su caccia e raccolta, passando per le civiltà barbariche, la società medievale e fino alla società a lui contemporanea. Un testo importante anche un secolo dopo la sua pubblicazione, che incrocia il pensiero scientifico (biologia, zoologie e etologia) con le discipline umane (storia, etnografia e  sociologia). 

Matteo Castaldi, “Un lampo nell’anima. Ravers nella Roma illegale degli anni 90”, autoproduzione

A metà anni novanta Roma era una delle capitali mondiali della techno. I capannoni delle sue estreme periferie diventavano ogni week end luoghi di liberazione dai ritmi del lavoro e del consumo. Giovani iperstimolati vi si assembravano a migliaia. Ballando e sudando insieme scioglievano i loro ego individuali in una liberatoria trance collettiva. Matteo Castaldi, in questo suo avvincente romanzo di esordio, ricco di riferimenti storici e culturali, racconta il mutamento della suburbia romana, terreno in cui coattanza destrorsa e giovani alternativi convivevano non senza frizioni e scazzi, dalla fase punk a quella rave. “Un lampo nell’anima” è la prima fiction che ha come sfondo la scena techno illegale capitolina nella sue epoca d’oro, con tutte le sue contraddizioni e specificità, da metà anni novanta, passando per la Fintech fino al fatidico capodanno del duemila. 

Eduardo Colombo, “L’immaginario rivoluzionario”, Quaderni del centro studi libertari

Eduardo Colombo (1929-2018)  è stato uno dei pensatori anarchici più raffinati degli ultimi decenni. La sua formazione politica avviene in un Argentina, sua terra natia, sconvolta dai continui golpe militari. Nonostante i ripetuti arresti dovuti alla sua attività clandestina riesce a laurearsi in medicina e a praticare la professione, scrivendo per quasi vent’anni su “La Protesta”. Con la fuga nel 1970 in Francia ha modo di confrontarsi con l’anarchismo europeo, cercando di dialogare con le nuove generazioni di militanti post-68. Nei sui scritti, libri e articoli, si interroga su quelli che sono i temi chiave del pensiero libertario contemporaneo: la definizione di potere, l’inscindibile rapporto tra libertà ed eguaglianza, l’idea di servitù volontaria e il concetto di rottura rivoluzionaria.

Pablito El drito

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