Grattala

Andrea Ceccarelli | Novembre, 2023 | them


Come è nata Grattala?

Grattala è nata alla fine del 2021 a Milano, durante il secondo lockdown. Una di noi era appena uscita da una relazione di tanti anni e – probabilmente per la stanchezza emotiva data dalla situazione e la voglia di sorellanza e comunità – ha proposto “Perché non facciamo una cena tra solo donne e la chiamiamo ‘grattala’?”. Così, poco prima di Natale, abbiamo organizzato nel laboratorio-studio di due di noi una cena con una ventina di amiche. C’era un clima divertito ed accogliente, ognuna ha portato qualcosa da mangiare e bere, c’è stata qualche nuova conoscenza e poi siamo andate a ballare. Piccolo aneddoto meno simpatico: la settimana seguente ci siamo chiuse tutte in isolamento pre natalizio, perché una di noi s’era svegliata con il covid il giorno dopo a questo primo incontro.

Da una serata informale è nata la volontà di ripetere questo ritrovo in maniera più strutturata. La primavera dopo abbiamo invitato una performer, proponendo un evento con cena a buffet, chiedendo un piccolo contributo per poter rimborsare l’artista e per sostenere le spese del cibo. Si è creata una situazione più partecipata e ci siamo gasate. L’unica “regola” che ci siamo date è stata: continuiamo a creare uno spazio solo per donne e – ovviamente – diamo sempre una fee alle artiste.

A distanza di otto mesi abbiamo organizzato il terzo incontro, ospitando l’artista Giada Pignotti e due ginecologhe, Michela Gaiano e Maria Di Giminiani. Nonostante un po’ di nostro scetticismo iniziale, la serata si è rivelata un successo: la performance cantata di Giada ci ha fatto vagare per mondi malinconici, mentre l’intervento delle ginecologhe ci ha riportato con i piedi per terra e chiarito diversi dubbi. C’era un cappello in cui si potevano lasciare domande in forma anonima e Michela e Maria hanno risposto in maniera semplice e diretta. Si è parlato di un po’ di tutto: dalle MST all’egg freezing, dall’endometriosi ai lubrificanti. La serata è finita con una discussione open mic in cui chi voleva poteva parlare al microfono di quello che le passava per la testa e di che cosa stesse provando in una situazione del genere.

Questo evento è stato importante per diversi motivi: per prima cosa abbiamo capito che ci piaceva molto l’idea della collaborazione con artiste emergenti, dar loro uno spazio e farle conoscere a persone nuove; in secondo luogo si sono create delle nuove collaborazioni e due amiche – che avevano aiutato per la parte di cucina e di gestione degli interventi all’open mic – sono entrate nell’organizzazione. Infine siamo rimaste stupite dalla partecipazione al dialogo con le ginecologhe: ci ha fatto pensare che questo spazio di genere fosse non solo sentito, ma forse anche necessario.

Con il nuovo team in azione, Grattala ha abbandonato il laboratorio-studio per spostarsi in via Tolmezzo a Milano, dentro uno spazio autogestito che in passato ha ospitato eventi di diverso genere. L’ospite è stata Idra, musicista di Milano, che ci ha incantato con un live ambient di modulari. In quest’occasione abbiamo pensato anche più all’allestimento, affiancando alla performance un’installazione di dream machine, disponendo cuscini e tappeti per terra, così da potersi immergere al meglio nel live

L’ultimo incontro di Grattala è stato poco prima delle vacanze estive e l’atmosfera che volevamo creare era quella di un incontro un po’ più spensierato. Nel cortile di Tolmezzo si sono esibite prima Nata Vasilishina, detta La Nata, con la sua stand-up comedy e poi Bornajeans con un live e proiezioni. In questo contesto siamo riuscite per la prima volta a lasciare “aperto” l’evento, non basandoci solo su invito diretto, ma anche sul passaparola di amiche che hanno portato a loro volta altre amiche; il risultato è stato interessante perché siamo entrate in contatto con ragazze che non conoscevamo.

Come definireste Grattala?

Grattala è un appuntamento, al momento circa quadrimestrale, aperto a sole donne e nasce dall’esigenza di creare un momento di partecipazione, conoscenza e interazione. Fra interminabili ore di dibattito e discussione sull’argomento, stiamo ancora cercando di capire e definire cosa significhi per noi il termine “donna”, come stia evolvendo il suo significato, se e perché sia ancora un termine che vogliamo utilizzare; Grattala potrebbe essere un modo per scoprirlo. L’idea parte da una riflessione sugli stereotipi dei ruoli di genere e sulle tipologie di relazioni che questi innescano. Durante queste occasioni non ordinarie, si creano dinamiche diverse da quelle a cui siamo abituate, e spontaneamente scaturiscono discussioni che spesso, per alcune, non trovano modo di nascere altrove.

Inoltre, in maniera molto sincera, crediamo che Grattala sia un incontro di cui noi quattro sentiamo il bisogno, è un modo per mettersi in gioco e per approfondire tematiche che ci stanno a cuore.

Fino all’ultimo incontro la partecipazione a Grattala era solo su invito o passaparola, con il tempo speriamo di arrivare a un pubblico più ampio e eterogeneo rispetto al nostro nucleo di partenza.

Quali sono i piani futuri di Grattala?

Il 3 dicembre ci sarà un nuovo incontro e saremo ospiti nello studio di us/them/yours, insieme all’attrice Jasmine Monti, che interpreterà una selezione di brani fatta da Giulia Cuter e Giulia Perona di Senza Rossetto. Seguirà un momento aperto per letture, discussioni e chiacchiere.

Vogliamo continuare, approfondendo la ricerca e proponendo nuove collaborazioni, sempre trasversali. Ci piace l’idea di coinvolgere artiste che si muovono in ambiti diversi e di metterle in relazione sia fra loro che con il pubblico. Meglio ancora se un pubblico nuovo per le artiste. Siamo curiose e pensiamo che questo sia un nostro punto forte, perché la curiosità fa da traino per esplorare ambiti differenti, che possano far emergere ogni volta tematiche non ancora affrontate insieme.

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