Consigli di lettura

Pablito El Drito | Giugno, 2023 | them


Gianni De Martino, “La città dei jinn”, La nuova carne

Passato e presente, realtà e fantasia, razionalità e irrazionalità, artificio e natura, lingua alto e parlata popolare. Tutte categorie che saltano nella lettura dell’ultima fatica letteraria di Gianni de Martino appena pubblicata da La nuova carne, casa editrice concentrata sulla pubblicazione di narrativa insolita, testi di controcultura e sottoculture, fantascienza radicale, generi perturbanti, saggi di musica underground e fumetti utopistici. “La città dei Jinn” è un romanzo d’amore ambientato in nord Africa negli anni sessanta che racconta l’ambiente caleidoscopico e psichedelico degli espatriati beat in un Marocco dai tratti fiabeschi. La passione amorosa scoppia tra un giovane italiano, fuggito prima che le bombe di piazza Fontana squassino l’Italia, e un giovane marocchino dal fascino irresistibile. “La città dei Jinn” è un romanzo avvincente e inquieto, poetico e irriverente. Una narrazione punteggiata di osservazioni di carattere etnografico e antropologico, ricca di citazioni e riflessioni che solo una mente aperta e onnivora come quella di Gianni de Martino, che di penna colpisce e ferisce da mezzo secolo, poteva partorire.

John P.Clark, “Dallo stato alla comunità. Il mondo di domani”, Eleuthera

Archiviato il novecento, secolo delle grandi ideologie, con esso, almeno nella narrazione mainstream, sembra tramontato anche il discorso rivoluzionario. Eppure esistono degli esempi anche nel nuovo millennio che smentiscono la deriva dell’atomizzazione individuale neoliberista che sembra prevalere quasi ovunque. Il testo di Clark appena tradotto da Eleuthera racconta di comunità aperte e solidali, come quelle create dagli zapatisti dell’EZLN negli anni novanta, tuttora esistenti, e quelle nate nel Rojava su iniziativa della resistenza curda, che negli ultimi anni ha saputo creare un anti-stato basato sulla democrazia partecipativa. Ma ci racconta anche di Sarvodaya, movimento creato da Gandhi, il cui nome letteralmente suonerebbe come “bene conune”. Tale movimento, fortemente radicato nella tradizione indiana, è basato anch’esso sull’autonomia locale e ha molte consonanze con il pensiero libertario. È una sorta di socialismo comunitarista in salsa indiana, che ha saputo però diffondersi anche in Sri Lanka, dove ha preso il nome di Sarvodaya Shramadana, sapendo unire comunità buddiste, induiste, musulmane e cristiane. “Dallo stato alla comunità. Il mondo di domani” è un libro che non parla di utopia, ma di esempi concreti e vincenti di creazione collettiva a cui tocca guardare per andare oltre il liberismo e le logiche statali.

Emma Goldman, “La libertà o niente”, Eleuthera

“La libertà o niente” è un’antologia di scritti, curata da Francis Dupuis-Déri, che raccoglie testi filosofici e poltici di Emma Goldman, rivoluzionaria russa di origine ebrea naturalizzata canadese. Ispirata dal pensiero di Kropotkin e Bakunin, grazie ai suoi partecipati comizi e diffusissimi scritti, si è distinta come una delle più grandi agitatrici sociali del suo tempo. Grazie a questa raccolta di scritti e discorsi appena data alle stampe da Eleuthera si può comprendere la vastità di temi che la Goldman ha affrontato nella sua vita di militante: la rivoluzione sociale libertaria, i diritti civili, il dibattito ragione-scienza, l’antimilitarismo, l’antipatriottismo, l’ateismo, la questione amore e matrimonio, la libertà sessuale, il tema un secolo fa scabroso della contraccezione, il dibattito sulla violenza, il carcere e molto altro. Dagli scritti emerge un’invidiabile capacita retorica e un’enorme fede nella cultura, nella ragione e nella scienza visti come antidoti all’ignoranza, al pregiudizio e alle religioni tutte. Ben tradotto e commentato, contiene testi appassionati che a distanza di cento anni sanno essere ancora attuali.

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