Consigli di lettura

Pablito El Drito | Gennaio, 2023 | them


Carlo Milani, “Tecnologie conviviali”, Elèuthera

Carlo Milani è uomo dalle mille discipline: è pedagogo, hacker, traduttore e militante libertario. Cofondatore del gruppo Ippolita, se ne è separato per aderire a Circe (Centro Internazionale di Ricerca per le Convivialità Elettriche). Né tecnoentusiasta, né tecnofobico, nel libro appena pubblicato per Eleuthera Milani ci racconta come si sviluppano strumenti, tecniche e metodologie per la convivialità in un mondo ipercapitalista in cui convivono in maniera sempre più interdipendente esseri umani (noi) e esseri tecnici (le macchine, via via più sofisticate e quindi meno conoscibili). Lo fa in maniera asistematica, utilizzando talvolta un approccio autoetnografico, passando dalla pratica alla teoria, talvolta in senso inverso, altre volte senza uno schema preciso. Scopo della sua ricerca personale e filosofica è il tema del potere in un mondo invaso da strumenti tecnologici che spesso, invece che liberare l’uomo – a causa dell’alienazione tecnica e di meccanismi di delega strutturale – diventano subdoli strumenti di dominio. Milani si domanda “Come si fa a distribuire il potere a tutti in questo scenario?”. Smontando, comprendendo e mettendo in discussione le tecnologie tutte: dalle biciclette ai sistemi cibernetici più sofisticati. Senza la curiosità e l’impegno resteremo vittime degli “esperti”, delle tecnoburocrazie e della logica gerarchica e oppressiva loro sottostante. “Tecnologie conviviali”, il cui sottotitolo potrebbe essere “Appunti per un’informatica liberata” è una lettura stimolante e accessibile a tutti.

Guy Chiappaventi, “La scomparsa del calciatore militante. Una storia di pallone, politica e tradimenti”, Milieu

Guy Chappaventi, giornalista di nera con la passione per il calcio, è già stato autore di importanti testi sul tema, come “La valigia del centravanti”, “Pistole e palloni” e “Laziali bastardi”. In questo nuovo libriccino appena uscito per Milieu, Chiappaventi ci racconta le vicende di un calciatore scomodo, Maurizio Montesi. Militante di Lotta continua e giovane centrocampista formatosi nelle file della Lazio nella seconda metà degli anni settanta, Montesi finisce a giocare in una società del sud, l’Avellino, in cui alcuni suoi compagni vendono le partite in cambio di milioni di lire. Dopo alcune sue dichiarazione alla stampa si ritrova ad essere testimone chiave in un enorme scandalo che coinvolge molte società di serie A, per poi “rompersi” due volte e finire nel giro della droga, prima come consumatore poi come trafficante. Arrestato per aver contrabbandato 4 tonnellate di hascish dal Marocco, rimane uccel di bosco fino a quando il reato cade in prescrizione. Raro esempio di calciatore politicizzato a sinistra, Montesi è lo sportivo italiano che per primo denuncia l’uso clientelare del calcio, la connivenza tra dirigenze e gruppi di ultras sempre più violenti, e, oltre alla compravendita di partite, anche lo scandalo del “totonero”.La parabola umana di Montesi, “calciatore per caso”, è raccontata con passione e senza retorica in questo libro che dice molto non solo dello sport più bello del mondo, ma anche della società italiana a cavallo tra gli anni settanta e ottanta.

Mattew Wilson, “Discorso sull’autogoverno”, Elèuthera

Il saggio di Wilson, pubblicato per la prima volta nel 2014 e ora tradotto da Elèuthera, è un testo critico delle teorie anarchiche e post-anarchiche. L’autore, dottorato in filosofia politica e militante libertario impegnato nel movimento cooperativo, non attacca le teorie anarchiche per allontanare il lettore da queste, ma per rendere più forte il pensiero anarchico e rafforzare la capacità teoriche e di azione dei militanti. Punto di partenza del testo è che l’anarchismo contemporaneo sia mal equipaggiato sul piano della filosofia politica, cosa che lo rende poco attrattivo e quindi incapace di incidere nella creazione di un mondo più libero e giusto. Infatti, secondo Wilson, l’anarchismo non solo deve venire a patti con la necessità di alcune forme di politica organizzata, ma deve anche prefigurare a grandi linee come devono essere strutturate queste forme. Questi alcuni dei temi trattati nel testo, corposo e complesso: l’esame critico dell’anarchia in azione, la questione della limitazione della libertà nella futura società anarchica, la sopravvivenza di reti di potere informali anche nella società liberata, l’unanimità nel processo decisionale, la realizzazione della politica qui e ora, la coerenza tra mezzi e fini. “Discorso sull’autogoverno” è un testo stimolante e denso di temi che si rivolge principalmente a chi già mastica i temi della filosofia politica.

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