Consigli di lettura e ascolto di luglio!

Pablito El Drito | Luglio, 2025 | them


Catherine Malabou, La rivoluzione? Non c’è mai stata, Eleuthera

Proudhon, nel 1840, affermò che la rivoluzione francese, che avrebbe dovuto abolire i privilegi e garantire l’eguaglianza di fronte alla legge tra le persone, in realtà non abbia fatto altro che modificare le forme del dominio precedente attraverso l’introduzione del meccanismo della proprietà privata. La condizione servile sopravvisse infatti sotto mentite spoglie proprio tramite l’esclusione dalla proprietà – e quindi della possibilità di lasciarla in eredità ai figli – di ampie fasce della popolazione. Analizzando il rapporto tra persistenze feudali e l’invenzione della proprietà privata, Malabou riprende le argomentazioni dell’anarchico francese, a suo tempo derise da Karl Marx. Eppure la frase proudhoniana “la proprietà è un furto” risuona ancora forte , dopo quasi due secoli. Ma come avvenne questo furto? Grazie a dei meccanismi legali di esclusione dall’eredità di ampi strati della popolazione – ben documantati nel libro – i cui beni venivano prima sequestrati dal signore feudale e che continuarono ad essere incamerati nei regimi post-rivoluzionari. Non fu solo un furto materiale, ma anche un furto della memoria stessa dell’asservimento, ci fa notare giustamente Malabou. Saggio di argomento storico, adatto a specialisti e non, affronta anche temi molto attuali come quello delle proprietà comuni e collettive. Egregia la traduzione di Carlo Milani.

Nicola Villa, La cura miracolosa. Ozempic, Wegovy e come i farmaci dimagranti stanno cambiando le nostre vite, Altreconomia

Metà del mondo fa la fame e l’altra metà la dieta. In questo libro si parla della seconda cosa, e di come una nuova generazione di farmaci, agonisti del recettore del peptide-I simile al glucagone (GLP-1), stia rivoluzionando il trattamento dell’obesità. Inizialmente utilizzati per la cura del diabete di tipo 2, questi prodotti farmaceutici di nuova generazione oltre a regolare glicemia e peso si stanno dimostrando utili anche per ridurre il rischio d Alzheimer e pare, addirittura nelle cura delle tossicodipendenze. Il lavoro di Nicola Villa è divulgativo e si rivolge a chiunque voglia comprendere come questa nuova frontiera farmacologica stia cambiando le vite di milioni di persone sopratutto negli Stati Uniti, dove questa sostanze hanno già conquistato milioni di utilizzatori, attratti da un dimagrimento senza fatica fisica, diete o privazioni. Già nel passato ci sono state innovazioni farmacologiche apparentemente miracolose: si pensi all’impatto economico , culturale e sociale di altre “pillole magiche” come il Prozac negli anni ottanta e il Viagra negli anni novanta. Nicola Villa nel suo scritto, appena uscito per Altreconomia, intervista lo scopritore del GLP-1 Jens Juul Holst come anche medici che utilizzano questo tipo di farmaci per trattare i propri pazienti. Completano lo scritto due mini saggi: uno su come il concetto di magrezza e obesità sia variato nel tempo e nelle varie culture e un altro sulla necessità sempre più pressate dell’educazione alimentare, anche nel nostro paese, in teoria culla della dieta mediterranea, ma in cui il disagio alimentare va acuendosi. Una lettura stimolante, che offre una panoramica esaustiva su un fenomeno sfaccettato di cui si sa ancora poco, ma che di certo avrà un forte impatto anche sulla società italiana.

Martin Cennevitz, Verrà il giorno. Le origini del primo maggio, Eleuhera

Martin Cennevitz è il nome de plume di un insegnante di storia francese molto appassionato di storia politica e sociale, in particolare di quella statunitense. L’autore ci racconta prima di tutto la trasformazione della città di Chicago, che a metà Ottocento, nel giro di qualche decennio passa da villaggio agricolo di 350 abitanti a città industriale in cui vanno a insediarsi diverse centinaia di migliaia di abitanti, molti dei quali di origine tedesca. In questa cornice, chiamata dai privilegiati del tempo “epoca d’oro” del capitalismo statunitense a causa del loro arricchimento spropositato a scapito delle sofferenze della grande maggioranza dei cittadini, si sviluppano lotte operaie durissime per la riduzione dell’orario lavorativo a otto ore e per condizioni di vita migliori. La ricostruzione storica si concentra in particolare su quanto avvenuto nel 1886 a Heymarket Square, dove, in seguito ad un corteo di decine di migliaia di persone e a una sparatoria nelle officine McCormick in cui perdono la vita alcuni operai, una bomba viene lanciata tra la folla alla fine di un comizio, uccidendo e ferendo alcuni poliziotti e molti lavoratori. Il gesto dà la stura ad una repressione forsennata, una vera e propria caccia al “rosso” che porterà ad un processo sommario in cui verranno condannati ingiustamente all’impiccagione alcuni “sobillatori”. Un capitolo oscuro e poco conosciuto della storia americana, al pari della condanna di Sacco e Vanzetti o del massacro delle comunità politiche nere negli anni sessanta e settanta del novecento.

Lasciaci un commento