MUSICA MECCANICA

Martino Coffa | Luglio, 2010 | them


La musica meccanica, un mondo infinito di possibilità che viene accresciuto sin dal lontano 1600-1700 con le prime macchine musicali automatiche.

La prima versione di organo meccanico è attribuita ad un inventore italiano, nel lontano 1702 Giovanni Barbieri elaborò per la prima volta al mondo un organo a riproduzione meccanica mediante un disco forato di cartone, è uno strumento musicale meccanico, realizzato con una serie di canne ,un mantice o soffietto ( in maniera simile ad un organo) e da un cilindro con delle sporgenze simili a chiodi o punte che corrispondono, in base alla posizione, ad una particolare nota. La rotazione continua del cilindro, attraverso una vite senza fine e una ruota dentata, che fa girare lentamente il cilindro fa sì che i chiodi tocchino le leve sollevando un pistoncino che apre la valvola che lascia fuoriuscire l’aria dal mantice nella canna d’organo.

Un altro esempio ancora piu antico è il carillon, costruito dall’orologiaio svizzero Antoine Favre. Si chiamava Boite-a-musique o scatola musicale ed era costituito da un cilindro ruotante munito di punte sporgenti che mettevano in vibrazione le lamelle diversamente intonate. Ma di strumenti meccanici pare ne siano esistiti da più tempo. Ctesibio, meccanico della scuola di Alessandria vissuto nel I secolo a.c., si tramanda che sia stato l’inventore dell’organo idraulico, strumento in grado di suonare da solo grazie all’uso dell’acqua in modo simile agli strumenti eolici. Nel corso del ‘700 e dell’800 furono di gran moda gli strumenti eolici (le cui origini sono molto più antiche), specialmente le arpe eolie, suonate dal vento. Ma questa, dopo tutto, era musica casuale, mentre quella suonata dal  carillon e dagli organetti a rullo o dagli organetti di barberia.

I piani a cilindro e gli organi a rullo sono apparentemente simili in molti aspetti, ma il suo meccanismo è molto diverso. I grandi organi a rullo si possono confondere facilmente con i normali organi meccanici perché quasi tutti sono costruiti come “organi a rullo e tastiera”: sono provvisti di normali tastiere, consentendo di suonarli senza ricorrere al rullo, quando un organista è disponibile. I rulli non sono normalmente visibili dall’esterno.

Maestri come Philippe Emmanuel Bach, Joseph Haydn, Friedrich Haendel ed il sommo Mozart non disdegnarono infatti di occuparsi degli strumenti automatici e di comporre delle musiche per essi. Di Mozart il Koechelverzichniss annota almeno tre composizioni create per organo a cilindri: Adagio e Rondò K. 594, Fantasia K. 608, Andante K. 616. La critica di quest’ultimo riguardava solo le qualità tecniche e musicali di questo tipo di strumenti che qualche volta assomigliavano troppo a dei carillon, ma non li considerò mai con scherno, ne sottovalutò la loro importanza, ne ritenne degradante comporre delle musiche appositamente per essi.

Infine c’è tutto un capitolo perfino più affascinante: quello degli automi musicali (ma certi erano anche in grado di scrivere frasi meccanicamente programmate, di giocare agli scacchi o di disegnare un soggetto prestabilito), veri e propri androidi con sembianze umane o animali costruiti a partire dal ‘700 da maestri orologiai come Jacquet-Droz e Vaucanson. Famosi furono “La suonatrice di timpano” e “Il suonatore di flauto” di Jacques Vaucanson. Aveva le sembianze e le dimensioni di un uomo e con la sua sola meccanica programmata suonava undici arie su flauto muovendo le dita e modulando l’aria dalla bocca. Oggi sono conservati ed esposti al Conservatoire des Arts et Metiers di Parigi.

si potrebbe andare avanti all’infinito a raccontare i risvolti della musica meccanica, conservata con difficolta da pochi saggi che ne mantengono i segreti di tecniche e costruzioni meccaniche,

una cosa particolare di cui parleremo in un secondo tempo è il passaggio fantasticato e intrapreso da molti musicisti di passare da macchine che riprroducevano composizioni a macchine che componessero delle vere e propie opere musicali.

Vicino a Ravenna c’era una volta e c’è ancora il Museo Marini, aperto al pubblico dal 1972 al 1999. Nel 1999 il museo fu chiuso, ma lo si può ugualmente visitare prendendo un appuntamento con le figlie del signor Marini, che continuano a dedicarsi all’opera e alle collezioni lasciate loro dal padre. Marino Marini, grande scultore italiano,  raccolse negli anni piani a cilindro e altri strumenti meccanici, per passione personale e per il ricordo di infanzia che ne aveva, senza pensare che un giorno ne avrebbe avuti così tanti e di valore da farne un museo di strumenti musicali meccanici.

un po di fonti:

http://www.ammi-italia.com/ associazione italiana musica meccanica

http://www.musicameccanica.it/

http://www.organito.com.ar/expo_it.htm

http://www.museumspeelklok.nl/?Language=en

http://www.dynamogene.net/

6 thoughts on “MUSICA MECCANICA

  • stavo cercando dei dischi forati per organetto da 12 centimetri potreste farmi sapere grazie renato

  • Ho la disponibilità di una bellissima macchina musicale. Ecco la descrizione tecnica:
    Imponente pianoforte con rullo a cilindro (orchestrion) commissionato a Ottina &Pellandri dall’orchestra Carrera & Figli di Cremona nei primi del 900. In seguito utilizzato fra la sala da ballo e la sala da pranzo in un grande Hotel di Milano. Acquisito in precarie situazioni di conservazione da un antiquario brianzolo, e stato da lui fatto finemente restaurare avanti e retro rispettando accuratamente i fregi e decori dell’epoca. Il retro è rifinito e decorato con motivi eclettici che lo collocano come possibile divisorio in un salone importante. La macchina è funzionantissima e gradevole per la possibilità di attenuare o alzare l’ascolto. I pezzi suonati sono una decina di ballabili dell’epoca, valzer, tanghi e foxtrot. La musica è prodotta da un geniale marchingegno che comanda un complesso di 10 strumenti i quali sono stati perfettamente accordati da internazionali artigiani competenti in macchine musicali. Lo strumento è pubblicato e fotografato su “Il piano a cilindro” di A. Lattanza ed. Logo SRL. Mi potrebbe indicare un possibile acquisitore?

  • Sono il direttore del corso di alta Formazione Materiali negli strumenti musicali della Università di Roma la Sapienza vorrei conoscervi.

  • Ho un carillon antico (Synphonium) con dischi di rame, ho bisogno di trovare chi lo possa riparare, potete darmi un indirizzo? sono a Roma. Grazie

  • possiedo una viola di vostra produzione penso risalga al 1920 più o meno vorrei poter parlare con voi grazie

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